ROMA ARTE IN NUVOLA 2022
EMMEOTTO ARTE
MAIN SECTION | STAND G 13-15
PROGETTI SPECIALI | INSTALLAZIONE Figure Bugiarde, 2022
VERDIANA PATACCHINI
La galleria Emmeotto Arte presenta una selezione delle opere più recenti dell’artista italiana, residente a New York, Verdiana Patacchini (Orvieto, 1984) che da sempre lavora attraverso la pittura, il disegno e la scultura in ceramica.
Il suo studio si trova all’interno di Mana Contemporary, fiorente comunità creativa, tra le più importanti e innovative realtà di arte contemporanea negli Stati Uniti in cui l’incontro tra diverse discipline e artisti dà vita a sperimentazioni e ispirazioni sempre nuove. E’ in questo contesto stimolante e vitale che Verdiana ha realizzato le opere che propone ad Arte in Nuvola 2022, dalle tele realizzate usando un mix di carboncino e airbrush su cartapesta alle ceramiche, passando per l’installazione Figure Bugiarde, nella sezione Progetti Speciali. I temi affrontati sono la metamorfosi, l’imperfezione, il legame con la terra, protagonisti di un gioco linguistico riguardante il passato e una visione primitiva del mondo, risultato di uno studio ricco di richiami e citazioni rielaborate fino a renderle proprie, attraverso l’investigazione sulla qualità del segno, del colore e della materia. La passione per la statuaria antica e i graffiti primitivi sono i riferimenti del codice espressivo e della ricerca artistica elaborati da una poetica personale che si apre a molteplici sfaccettature.
Verdiana mescola tradizione e innovazione, attraverso la stratificazione di pittura e diversi materiali, in cui le opere convergono in un labirinto di sensazioni che evocano intimità e sacralità.
Le “Figure Bugiarde” sono il paradigma della ricerca e dell’uso della tecnica di Verdiana Patacchini, in un dialogo continuo tra l’antico e il contemporaneo, tra umorismo e illusione. Guardando queste figure sdraiate, salta subito all’occhio dell’osservatore un rimando all’Arianna dormiente di romana memoria o alle coppie di animali, ricche di simbologie, poste sulle porte d’ingresso di città e paesi durante il Rinascimento e ancora alle posture michelangiolesche e alla tecnica dell’affresco. Una monumentalità dichiarata che, in realtà, è solo un’illusione. E l’illusione nell’arte si prende gioco dello spettatore e così l’effetto dell’affresco e della pietra sono ottenuti attraverso una tecnica che vede impiegare una spessa carta indiana colorata con polverosi pigmenti, che ricordano gli spolveri preparatori, poi strappata e ricomposta, secondo una selezione precisa, per ricreare l’effetto del chiaro scuro attraverso il collage su tavola. Un lavoro con uno sguardo alla statuaria classica e uno alla contemporaneità, che vede protagonisti il disegno, il colore, la carta rimodellata che simula i volumi monumentali, ma che, in realtà, nasconde un’impercettibile leggerezza e non per ultima la ceramica, elemento ricorrente in tante opere di Verdiana. Il risultato finale è un’opera che gioca con il design, l’arte classica, il pop, le tecniche tradizionali rivisitate e l’uso sapiente dei materiali, che attrae per il suo stato in continuo divenire.