20 - 30 OTTOBRE 2020

Presentazione di “Rays of Light” progetto di Penelope Chiara Cocchi

RENAISSANCE 2.0 2.0

AI WEIWEI – ANIA CATHERINE & DEJHA TI – SOFIA CRESPO
DADA – RICHARD GARET – GIANT SWAN – HACKATAO
MATT KANE – AMAY KATARIA – LILY & HONGLEI
PENELOPE – BEN SNELL – MARIA SVARBOVA
JENNIFER A. T. TRAN – JASON YUNG – THE JADE PROJECT

A cura di Eleonora Brizi | In collaborazione con Emmeotto Arte e Breezy Art Gallery


Opening 20 ottobre 2020

ore 16.00 convegno
ore 18.30 – 21.00 Inaugurazione mostra

con performance di The Jade Projects
fino alle ore 23.00


MUSEI DI SAN SALVATORE IN LAURO | ROMA

Piazza di San Salvatore in Lauro, 15 – 00186

I“Rays of light” ricorda i raggi di un sole simbolico, ma anche le spine di una pianta. Come da abitudine, Penelope collega il cielo e la terra, e richiama dentro ai suoi Star Gate anche quella simbologia che è comune a tutti i popoli, quell’enciclopedia di segni che sono accolti nell’inconscio collettivo, e che da lì influenzano il fare umano.

Come un fiume sottostante le azioni degli Uomini, gli archetipi alimentano, innaffiano per continuare con la metafora, gli alberi della sapienza e dell’architettura, dell’arte e della psicologia. Da epoche lontanissime il sole è riconosciuto come origine della vita, e da epoche ancora più lontane esso è disegnato proprio così: coi raggi che da un centro cosmico arrivano agli uomini. In una simbologia esoterica ma anche scientifica richiama la ragione che illumina le menti, nella religione è Dio che scende nella nostra carne.

I tratti mostrano una manualità e una velocità di esecuzione che si esprime con grande chiarezza, diretta nella sua semplicità e capace di aprire un varco ben più complesso a livello sensoriale. Questo Star Gate apre un ponte con quel fiume che in questo modo smette di essere sotterraneo, e si orienta invece al cielo, diretto ad illuminare le nostre azioni come un lunghissimo tunnel che ci collega al cosmo più prossimo alla Terra, alla nostre fonte di vita, alla nostra personalissima stella.

Da poco diventata madre per la prima volta, Penelope affronta la nascita vista dall’altra parte sulla propria pelle, esperienza che nella sua dirompenza non può che esplodere in tante opere che raccontano le sue sfaccettature.

La nascita di una nuova vita passa attraverso un portale, una prova di maturità che è il parto, l’atto che sfiora la morte per portare alla nascita. Il dolore immenso provato durante ore interminabili portano a bere a piene mani da una fonte che erompe potentemente attraverso un corpo che si batte per la vita con tutta la sua energia. Un’energia che dimostra di essere molto più dirompente di quanto si possa mai immaginare.

Il tunnel della morte gioca con il tunnel della vita. La luce si batte in un duello con il buio, prende a graffi le sue pareti, in un turbine di respiri, lacrime e una prorompente esperienza che può essere raccontata in mille opere, ma capita in un unico, reale ed esplosivo modo.