Vincenzo Marsiglia conduce nel cuore delle sue installazioni.
Lo spettatore si appropria dello spazio attraverso un'esperienza, produce immagini e suoni con il movimento del corpo, entra nell'architettura dell'opera fino a diventarne struttura portante e connettore dinamico.
La mostra propone tre installazioni ambientali, caratterizzate da un utilizzo asciutto della tecnologia contemporanea, così da coinvolgere lo spettatore in una fruizione fisica e al contempo emozionale, tra l’estetica percettiva degli oggetti e il rilascio sensoriale oltre il visibile.
Come dice Gianluca Marziani: “Marsiglia codifica un proprio immaginario digitale lungo le radici iconografiche della memoria collettiva. Dimostra il valore umanistico della tecnologia con una precisa fusione tra pesante (mobili, oggetti, cornici…) e leggero (webcam, app, monitor…), creando elementi performativi che rompono la staticità della propria natura.”
Il filo rosso del percorso espositivo è il segno rappresentativo dell’artista: la stella a quattro punte. Da simbolo con molteplici significati a immagine iconica, la stella “Unità Marsiglia” si trasforma in un logo identificativo dai contenuti aperti. La stella viene proposta su diversi materiali, dai tessuti broccati alle ceramiche dell’antica tradizione di Albissola, una sorta di marchio elastico e mimetico che si plasma sulle dimensioni del reale. Marsiglia, fin dalla prima sala, inserisce la stella su una carta da parati in stile barocco, sul divano tessuto con fili cangianti, sul tappeto di ceramica. Gli arredi sono inoltre collegati da un sistema interattivo dove uno specchio polarizzato con cornice settecentesca mostra sia l’immagine reale che digitale dello spettatore, così da inserirlo in una serie di superfici che cambiano con tempi prestabiliti.
Complementi ed elettronica trasformano la galleria in un ambiente abitabile ed eterogeneo, luogo di scambio cognitivo che amalgama oggetti tridimensionali e presenza tecnologica, così da inventare uno “spazio dentro lo spazio” e sottolineare la natura empatica di Emmeotto.
EXPERIENCE | Vincenzo Marsiglia