Renzo Bellanca | Penelope Chiara Cocchi | Silvia Fiorenza | Maiorano | Barbara Salvucci
Opening Sabato 16 Dicembre 2023 ore 17.00 - 20.00
fino a Gennaio 2024
EMMEOTTO ARTE | Via di San Pantaleo, 66 - 00186 Roma
Christmas Lights
Quest’anno, in occasione del Natale, la Galleria Emmeotto Arte presenta una serie di proposte artistiche esclusive, tutti pezzi unici, legati al concetto di luce, e non solo, un’opportunità interessante e variegata per regalare o regalarsi un’opera d’arte o di design.
Fulcro dell’esposizione sono le lampade contemporanee, in edizione limitata, di Betelgeuse Studio, progetto ideato dall’architetto Gaia Grossi, che rappresentano il Made in Italy nella sua espressione più pura: produzione artigianale, materiali pregiati e design. Per questa edizione, i paralumi sono stati personalizzati da tre artisti: Renzo Bellanca, Penelope Chiara Cocchi e Barbara Salvucci. Ogni artista, oltre a portare il proprio “segno” sulle pergamene, che veicoleranno la luce attraverso di esso, propone uno spazio installativo che dialoga con la lampada attraverso opere, alcune realizzate per l’occasione, in un dialogo che spazia dalla pittura alla scultura, al video fino alla ceramica.
Ci sono le mappe su carta e altri lavori di Renzo Bellanca, che raccontano la sua ricerca attraverso l’uso della materia, il sovrapporsi di elementi razionali ed introspettivi, la stratigrafia, il viaggio come esperienza dell’esistenza, il cambiamento che subiscono i luoghi fisici e mentali.
Penelope Chiara Cocchi propone, insieme al modello piantana, una serie di opere dallo stretto legame con essa, come l’acquerello “Corrispondenze”, ricco di interventi visibili solo ad occhio ravvicinato e attento dello spettatore, come le parole Vega, Amore, Betelgeuse (n.d.r.) in una visione cosmica e simbolica che richiama il mondo umano e stellare e altri quattro acquarelli più piccoli (tra cui quello che ha ispirato il paralume) carichi di colori per infondere profondità e intensità, come se fossero finestre illusorie sul Cosmo.
E, inoltre, anche una novità nella produzione di Chiara, “Uterus”: il ciclo di ceramiche realizzate presso Ceramica Gatti di Faenza (bottega storica, nata nel 1928, che ha collaborato nei decenni con artisti di fama internazionale, come Accardi, Ontani, Paladino, Burri, Sottsass, Echaurren e molti altri). Secondo la visione antroposofica, il concepimento dell’essere umano avviene prima in cielo e poi sulla terra. L’argilla viene estratta dal sottosuolo, questo la sottrae dal buio, portandola nella sfera della luce, avvicinandola così all’uomo e al cosmo. L’argilla si risveglia da un lungo letargo: il calore e la luce solare sciolgono e dissolvono le forze che la incatenavano al sottosuolo, portandola ad accogliere l’intero universo. L’artista unisce la Terra e le stelle proprio laddove si incontrano gli elementi della terra e del fuoco.
Barbara Salvucci, invece, fa dialogare la sua lampada, con differenti media, in una connessione continua tra un video del mare di notte, presenza della realtà che viene tradotta in segno grafico sul paralume, la presenza dell’acqua stessa e la stampa del segno, che si illumina al buio, racchiusa dalla sinuosità della cornice in resina (per citare la produzione dell’ultimo periodo) che riporta al movimento delle onde che attraversano ogni elemento.
L’Art Selection di quest’anno vede protagoniste, anche, alcune opere di Silvia Fiorenza che con il suo fluido infinito di forme e colori coinvolge alcuni ambienti della galleria tra equilibrio delle linee e forza cromatica, armonia del gesto pittorico ed astrazione creativa, l’alternanza dei volumi e la pienezza della materia. Tutti questi elementi sono tradotti in un’“arte da abitare”, dalle lampade ai candelabri in ceramica, dalle maioliche ai tavoli, dalle opere a parete, in particolare quella realizzata in collaborazione con KROMOS dove la fusione tra pittura e neon dà vita ad un design unico, fino ai tessili.
Inoltre, una grande opera di Maiorano, e una selezione di opere più piccole dove la luce a volte, esalta la trasparenza dei soggetti rappresentati e interviene in modo naturale, altre volte, agisce come elemento di tridimensionalità, come simbolo di leggerezza, un’impalpabile “architettura dell’animo”, un luogo-non luogo protetto dove si rifugia l’intimità dell’essere umano.
E per rendere ancora più “artistica” la festività del Natale, ecco l’installazione – albero “Rockin’ around the Christmas Tree” di Penelope Chiara Cocchi che sceglie il simbolo più tipico di questo periodo e, come consuetudine di ogni anno, lo trasforma in un luogo di condivisione di pensieri, citazioni e riflessioni legati all’attualità. Una fonte di luce bianca da cui sarà possibile scegliere la sfera con la frase che si preferisce oppure uno degli oggetti “dipinti come un cielo stellato” come la lampada di Betelgeuse Studio per portare sul proprio albero una parte dell’installazione.